Affacciandoci sui mari d’Italia: dove natura e architettura si specchiano
Il nostro è un Paese caratterizzato da più di ottomila chilometri di coste. Un patrimonio naturale che va rispettato e che in alcuni tratti si è fatto ancora più suggestivo grazie all’intervento dell’uomo. Scopriamone alcuni bagnati dal Tirreno...
Viviamo in un Paese a forma di stivale. Non solo: viviamo in Paese in cui ci sono tutti, ma proprio tutti i tipi di paesaggio. Si parte dalle montagne, a nord e lungo la penisola, si prosegue con le dolci colline presenti nelle diverse regioni e infine si fa correre lo sguardo lungo la pianura padana e le altre zone pianeggianti, piccole o grandi che siano. Mentre qua e là troviamo fiumi e laghi. Addirittura vulcani. Poi, ovviamente, c’è il mare. E non si tratta di un mare qualsiasi. Con i suoi diversi nomi – che sono Tirreno, Ionio e Adriatico – è comunque e sempre il Mar Mediterraneo, vale a dire il bacino da cui si irradiano tutte le culture, le genti e le tradizioni che collegano l’Europa, l’Africa del nord e il vicino Oriente. Ecco: l’Italia è al centro di tutto questo. Lo è sempre stata e lo sarà sempre. Vale allora la pena di viaggiare lungo le coste, per scoprire come nel tempo l’uomo le ha vissute e abitate. Si scoprono così borghi di bellezza stupefacente. In questo numero di Fossati Magazine lo facciamo dedicandoci al Tirreno, che bagna l’Italia dalla Liguria fino alla Calabria, senza dimenticare Sardegna e Sicilia. Per celebrarlo il drammaturgo Domenico Tumiati ha scritto: «Il pezzo principale, il re della partita, il Tirreno, resta pur sempre chiuso nel suo mistero, e ride d’azzurro scintillio, si vela di tepide brume, tesse la sinfonia de’ suoi venti e de’ suoi marosi, indifferente alle disputazioni degli uomini dalla breve vita».